La Stagione di LUCA VESPOLI

     
 

 
 

LUCA VESPOLI

 
 

Nella vita di Luca Vespoli si intrecciano, e concorrono alla sua formazione, tre profili:

-         il Direttore dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Positano per quaranta anni,

-         l’Amministratore pubblico per un lungo periodo,

-         il Giornalista pubblicista per  trentasei anni.

 

Per tutti e tre questi profili Luca Vespoli è stato una presenza assidua, vigile, autorevole.

Come giornalista pubblicista ha collaborato attivamente ad una ventina di testate (dal Mattino al Roma, da La Repubblica al Giornale di Napoli, dal Popolo all’Agenzia ANSA). Gli avvenimenti della Costiera venivano quotidianamente interpretati e raccontati nel loro valore più complessivo e generale.

Ogni episodio, visto oltre la cronaca, diventava un evento. Positano  non era più una semplice “geografia” ma una categoria della cultura e dello spirito.

La collaborazione con la RAI lo vedeva partecipe a molte trasmissioni (da Uno Mattina alla Vita in Diretta e Linea Blu). Quello che scriveva sui giornali, Luca Vespoli, lo faceva vedere in TV.

Un legame così intenso, quasi viscerale, con Positano portava naturalmente Luca Vespoli ad essere – come si è scritto – “graffiante con la penna, tagliente con le parole, sostenitore, a tratti puntiglioso, delle sue idee”. Quando non bastavano articoli e corrispondenze sui giornali di cui era collaboratore, si avvaleva di strumenti suoi propri: il Diario di Positano, il Duca, che diventavano espressione piena della sua “militanza positanese”.

Prodotto di questa militanza, congiunta all’impegno di Consigliere comunale e Direttore dell’A.A.S.T. di Positano, sono i suoi tre libri: Sulla cucina positanese, Un Mare di soprannomi, le Lacrime in silenzio, cui si intrecciano le iniziative di promozione: Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza, Positano: Sole, mare e cultura, Modamare a Positano, i Concerti di Musica d’Estate e Spettacolando sui ricordi.

La militanza positanese di Luca era un’eredità ricevuta dal padre Giuseppe nella sua molteplice attività di Preside dei Licei, Sindaco di Positano, ed autore di una ancora molto attuale Storia di Positano”.

L’idea che accomunava padre e figlio era quella di vedere Positano come “un paese raccolto a forma di ventaglio sulla confluenza di valloni, un paese insieme modernissimo ed arcaico”. Anche Luca avrebbe voluto fare il sindaco di Positano: un obiettivo non raggiunto. Luca è deceduto a sessanta anni durante il sonno. Giustamente è stato scritto: “Forse non se ne è neppure accorto e per questo ci sarà anche rimasto  male”. Per molti che lo hanno frequentato ed apprezzato, Luca non è però mai andato via da Positano. Il suo spirito è qui.

 

                                                                                                   Ermanno Corsi

Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania

 Positano, settembre 2002

 
     

le immagini dall'Archivio fotografico Luca Vespoli

   

costante e preziosa  la presenza di Rosalba de Lucia,

 Segretaria Generale del Premio Positano Léonide Massine per l'Arte della Danza

accanto a Luca Vespoli.

 

 
 

Rosalba De Lucia

 
 

 

 
 

 
     
 

“Rosalba De Lucia, una presenza viva veramente radiosa nei compiti della Segreteria generale del Premio. Radiosa al punto di capovolgere il suo nome in Albarosa come indicare, ricordando il poeta Omero, l’alba dalle rosee dita proprio per la serenità che ella emana ed incute in tutti noi nel disbrigo di un lavoro non certo facile, generalmente iniziato alle prime luci… dell’alba. Inoltre, ogni volta in cui l’estro ce lo suggerisce, le vogliamo ricordare per la nostra innata e irriducibile melomania che Rosalba porta un cognome che era stato portato con molta gloria, nelle sorti canore della nostra lirica ottocentesca, da un grande tenore: Fernando De Lucia. E Rosalba non ha mai smentito che il ceppo familiare dal quale ella proviene probabilmente appartiene a quella dinastia. Volli allora consultare gli annali della Scala e trovai che che sì, Fernando de Lucia (nato a Napolli l’11 settembre 1860, morto ivi il 21 febbraio 1925) era stato un grande tenore di grazia.”

Alberto Testa

 
 

 

 
     

le immagini dall'Archivio fotografico Luca Vespoli

 

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